REGIME FORFETTARIO:  IL REGIME AGEVOLATO PERFETTO PER I PICCOLI BUSINESS

Sicuramente per chi ha una piccola attività il regime forfettario è il migliore da adottare perché permette ai lavoratori che vi aderiscono, di poter usufruire di diversi vantaggi sia a livello fiscale che a livello contabile, infatti, il  regime forfettario fa piazza pulita di un sostanzioso numero di imposte ed adempimenti rimpiazzandoli con una mini - imposta sui guadagni facile da  calcolare e non include  diversi obblighi che normalmente gravano sulle attività in proprio, infatti, non si è soggetti all’ IVA né hai relativi versamenti, dichiarazioni e comunicazioni e si è esclusi dai principali aggravi burocratici come gli studi di settore e le ritenute d’acconto.

Concretamente possono aderire al regime forfettario tutti gli imprenditori individuali e i liberi professionisti che rispettano i seguenti requisiti:

  • Durante l’anno non hanno superato la soglia degli 85 mila euro di ricavi e compensi lordi

  • Non hanno speso più di 20mila euro per eventuali dipendenti o lavoratori accessori;

  • Nell’anno precedente non hanno percepito redditi da lavoro dipendente superiori a  30mila euro;

  • Non partecipano a società di persone;

Inoltre, se si è socio di SRL si può aderire al regime forfettario solo se non si  detengono quote di controllo in una società che svolge un’attività  simile e riconducibile a quella esercitata con la partita IVA individuale.

IL CALCOLO DELLE IMPOSTE

Generalmente le  imposte  pagate da coloro che adottano il regime Ordinario o Semplificato, sono l’  IRPEF, IRAP e le diverse addizionali regionali e comunali ecc.  Nel Regime forfettario queste imposte non si pagano ma vengono sostituite da un’unica imposta che le racchiude tutte, detta “imposta sostitutiva” che ad oggi è pari al 15% che, in caso di start up, scende al 5% per i primi 5 anni di attività.

E’ bene precisare che  15% (o 5%) di imposta sostitutiva non si applica alle intere somme incassate nel corso dell’anno, bensì ai ricavi e ai compensi netti, cioè  decurtati delle spese sostenute dal tuo business. Per valutare i costi, il  Fisco usa un calcolo a forfait: a seconda del tipo di attività che svolgi, un “coefficiente di redditività” decide quale percentuale dei tuoi guadagni sarà effettivamente tassata. L’unica spesa extra deducibile nel regime forfettario sono i contributi previdenziali. Ma facciamo un esempio pratico:

Un professionista con  fatturato lordo: 20.000 €  (coefficiente di redditività del 78%)  ha versato nell’ anno 3.000 euro di contributi previdenziali che sono deducibili  dal reddito. Quindi il calcolo delle tasse è il seguente:

20.000 X 78% = 15.600 euro (reddito imponibile)

A questo reddito imponibile andiamo a sottrarre i contributi previdenziali versati:

15.600 -  3000 = 12.600 euro

Adesso possiamo applicale l’imposta sostitutiva del 15% ( o del 5% se start up)

12.600 X 15% = 1.890 euro  questo è l’importo di tasse che vanno versate.

Tutto qua? No, alla lista dei versamenti manca la voce dei contributi previdenziali. Nel caso in cui tu sia un artigiano, un commerciante oppure un professionista senza una cassa di previdenza dedicata dovrai versare i contributi previdenziali presso l’Inps.

Se svolgi un’attività con Partita Iva all’interno del Regime forfettario e allo stesso tempo sei soggetto all’obbligo di iscrizione presso la Gestione Artigiani e Commercianti, avrai diritto ad una riduzione pari al 35% dei contributi Inps con Partita Iva che sei tenuto a versare.

Se sei un lavoratore autonomo e per la tua professione non è prevista una cassa previdenziale dedicata, dovrai obbligatoriamente iscriverti alla Gestione Separata Inps e dovrai pagare i contributi pari al 25,72% sull’ammontare di reddito prodotto durante lo svolgimento della tua attività con Partita Iva. Il vantaggio è che in questo caso se non produci alcun reddito non dovrai versare contributi.

Va un po’ meglio ai professionisti dotati di cassa previdenziale autonoma: per architetti, giornalisti, geometri e altre categorie riunite in ordini professionali i versamenti oscillano tra il 12 e il 15%.

Se vuoi saperne di più sul regime forfettario, se sei indeciso se aprire o meno la tua prima partita IVA o se stai valutando se sia il caso di passare al regime forfettario a partire dal nuovo anno ricorda che puoi prenotare la tua consulenza compilando il contact form che trovi nella mia home page.

 

 

Indietro
Indietro

BUSINESS PLAN: I BUONI PROPOSITI NERO SU BIANCO!.

Avanti
Avanti

COME APRIRE PARTITA IVA PER LAVORARE CON SHOPIFY