IL LIMITE DI FATTURATO NEL REGIME FORFETTARIO
Il regime forfettario è un regime fiscale agevolato, volto ad incentivare l’apertura di attività commerciali o professionali di dimensioni minori.
Si tratta della c.d. “flat tax” per le partite IVA che prevede agevolazioni fiscali e contributive, a patto di rispettare i requisiti di accesso e permanenza nel regime.
Il limite di ricavi o compensi da rispettare per rimanere all’interno del regime forfettario è di 85.000 euro per anno. Questo indipendentemente dal Codice Ateco applicato che contraddistingue l’attività esercitata.
Per l’ apertura della partita iva, io consiglio sempre di farlo nei primi mesi dell’ anno in particolar modo per che vuole sfruttare il regime forfettario nell’ anno, in quanto, si riesce a sfruttare al meglio l’intero potenziale della propria partita iva in termini di fatturato.
Questo perché chi apre la sua partita iva ad anno già cominciato, e vuole aderire al forfettario, deve tenere presente che il suo limite di fatturato non sarà più di € 85.000 ma questo limite deve essere ragguagliato su base annua, ossia, il limite fatturabile per rimanere all’interno del regime agevolato, sarà decurtato di una parte.
Per calcolare il limite massimo di ricavi che non si deve superare se si apre partita iva forfettaria in corso d’anno basta fare una semplice divisione prendendo il limite massimo e dividerlo per i 12 mesi dell’ anno.
ESEMPIO.
Se si comincia l’ attività il 1° luglio, il limite massimo verrà diviso per 12 (i mesi) e moltiplicato per i mesi rimanenti, Il contribuente quindi, avrà a disposizione solo 42.500€ circa fino a fine anno.
Se si supererà questa soglia, nell’anno successivo non potrà più aderire al regime forfettario.
Altro elemento importante da tenere a mente per i calcolo del fatturato è che il regime forfettario segue il principio di cassa.
Il principio di cassa consiste nell’ andare a considerare esclusivamente i ricavi effettivamente incassati e i costi sostenuti nel corso dell’anno di riferimento. In fase di dichiarazione dei redditi, bisogna prestare attenzione ai compensi per i propri servizi (o prodotti) riscossi nel corso dell’anno.
Il principio di base è molto semplice, un occhio di riguardo deve essere posto quando i pagamenti delle prestazioni avvengono negli ultimi giorni dell’anno o a cavallo dell’anno, specie se il saldo avviene con alcuni metodi di pagamento come carte di credito, assegni, bonifici.