APRIRE PARTITA IVA: ECCO QUALE SCEGLIERE
Devono aprire partita Iva, tutti coloro che svolgono un’attività lavorativa in maniera professionale, abituale e continuativa.
Nella fase iniziale di apertura della partita iva, importantissimo è individuare la forma giuridica corretta, ossia, scegliere se aprire da liberi professionisti, ditta individuale o scegliere di aprire una società.
A livello fiscale, è possibile aprire una partita Iva solo in tre modi: in regime ordinario, regime semplificato o in regime forfettario (agevolato).
La partita iva in regime forfettario è una ottima soluzione per le start up.
Il regime forfettario offre svariate agevolazioni fiscali e contabili, come:
l’esenzione IVA;
l’esonero dalla fatturazione elettronica, le fatture vanno solo numerate e conservate non c’è l’ obbligo di fatturazione elettronica;
Il principale vantaggio del regime forfettario rimane, comunque, l’accorpamento dei tributi (come IRPEF, IRAP, ecc.) in un’unica imposta sostitutiva con aliquota fissa al 15%, che si riduce addirittura al 5% per i primi cinque anni di attività, ma solo se il contribuente possiede i requisiti per l’accesso all’aliquota start-up.
Inoltre, per accedere e mantenere il regime forfettario, non si devono superare gli 85.000 euro di fatturato annuo.
Il regime fiscale meno dispendioso dopo il regime forfettario, soprattutto in termini di adempimenti burocratici, è il regime semplificato.
E’ consigliato per tutte le imprese individuali e le società di persone con ricavi che non superano i seguenti limiti:
500.000 € per le prestazioni di servizi;
800.000 € per tutte le altre attività.
I professionisti, invece, non hanno alcun limite di ricavi da rispettare per accedere a questo regime.
La tassazione nel regime semplificato segue le stesse regole di a quelle del regime ordinario, le uniche differenze, sono una serie di semplificazioni sia per il bilancio che per le scritture contabili.
La partita iva a regime ordinario non ha limiti massimi reddituali e di emissione di fatture.
E’ un regime obbligatorio per le società di capitali che nell’anno precedente hanno avuto ricavi superiori a 400.000 euro per prestazioni di servizi ed a 700.000 euro per le altre attività.
E’ obbligatorio all’utilizzo della fattura elettronica e all’applicazione dell’aliquota Iva ordinaria del 22% sul relativo importo. Tuttavia, in alcuni casi si applica l’aliquota ridotta pari al 10% su alcuni prodotti alimentari e sui servizi del settore turismo. Si parla di aliquota minima al 4% per beni di prima necessità.
La partita Iva a regime ordinario inoltre ha tutta una serie di obblighi: registrazione fatture, dichiarazioni Iva trimestrali, ecc… che aumentano anche i costi di gestione da parte del commercialista.
La partita Iva a regime ordinario, prevede il pagamento dell’IRES con aliquota fissa del 24% per le società, mentre, per le persone fisiche si applica l’IRPEF con aliquota variabile a seconda del fatturato.
E tu già sai che tipologia di partita iva aprire?.